Ricordati, o purissimo sposo di Maria, o caro mio protettore San Giuseppe, che mai si udì aver alcuno invocato la tua protezione e chiesto il tuo aiuto senza essere stato consolato.
Con questa fiducia io mi rivolgo a te e a te fervorosamente mi raccomando.O San Giuseppe, ascolta la mia preghiera, accoglila pietosamente ed esaudiscila.
Amen.
Memorare, o purissime Sponse Virginis Mariae,
o dulcis Protector mi, sancte Ioseph, non esse auditum a saeculo, quemquem ad tua implorantem auxilia, tua petentem suffragia, esse derelictum.
Ego tali animatus confidentia ad te venio, tibique fervide me commendo. Noli, quaeso, o Pater putative Redemptoris, verba mea despicere, sed audi propitius.
Amen.

Giovanni Gasparro. Cuore Castissimo di San Giuseppe. Olio su tela, 90 X 70 cm, 2013. L’Aquila, Oratorio di San Giuseppe dei Minimi.
Una immagine insolita di San Giuseppe, come saranno anche le altre che pubblicheremo sul nostro sito.
Giuseppe è rappresentato nella sua elegante e delicata giovinezza. Un giovane uomo, già disponibile al disegno provvidenziale di Dio. Mostra un giglio fiorito che sembra poggiarsi nella mano destra, ma che non “prende” o ghermisce, semplicemente sostiene e dona. La sua vita fu così, un continuo donare e obbedire, credere ed offrirsi.
Nella mano sinistra mostra il proprio cuore ardente d’amore e già pronto ad essere il custode del Redentore e protettore della Santa Chiesa.
Le opere di Chagall sembrano raccontare fiabe e sogni. Come nei sogni, le figure si susseguono apparentemente senza una logica. Anche San Giuseppe è rappresentato in alto come in una sorta di volo. Nel suo fluttuare, però, osserva con gentilezza e premura la Vergine che allatta il Bambino ma osserva anche l’intera scena, già preludio della Passione.
Questo modo di rappresentare San Giuseppe è un chiaro riferimento ai sogni del grande Santo. Una lettura in chiave contemporanea che ci piace!

MARC CHAGALL, NATIVITÀ (1950)

